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Raimondo Gaviano
Studi ed esperienze

-Laurea di secondo livello in Lettere Antiche indirizzo Archeologico (Cristiano-Medievista) presso Università di Cagliari (2007). 

-Laurea di prima livello in Nuove Tecnologie Musicali presso Conservatorio di Cagliari (2006). 

-Qualifica nazionale di Tecnico superiore dei servizi educativi operante in musei, siti archeologici, storici monumentali (2006).

 -Insegnante di Letteratura Italiana, Storia e Filosofia, Storia dell'Arte presso Coros, piccola Cooperativa Sociale Cagliari (2009). 

-Insegnante di Lingua e grammatica italiana e Musica presso Kodály Zoltán Ének-zenei Általános Iskola és Tallinn Alapfokú Művészetoktatási Intézmény Szolnok, Ungheria (2009) 

-Insegnante di Grammatica italiana presso “Volkhochschule” Tubinga, Germania (2008). 

-Insegnante di Lingua e Grammatica Italiana presso “Language Partner” Kiev, Ucraina (2008). 

-Lettore presso il Dipartimento di Italianistica Università di Vilnius, Lituania (2007-2008). 

  • Attività artistica - Accanto all'insegnamento esiste una parte intrinsecamente avviluppata ad essa che nasce nel 2006 quando compare il progetto  artistico Svart1. Parte essenziale in quanto segna l'inizio di una carriera artistica che esplora le connessioni tra suono e visione in modo profondamente astratto e drammatico che si esprime attraverso composizioni sonore, fotografia e videomaking, creando opere che riflettono una visione estetica tendenzialmente cupa e visionaria, marcata dall'uso di mezzi elettronici.  

-Nel corso degli anni ho performato nei maggior festival di musica Elettronica in tutta Europa come musicista e come video-maker in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Danimarca, Spagna, Italia e d in particolare nella mia città dove a partire dal 2017 porto avanti un festival di sonorizzazioni di film dal vivo “UTOPIE, tra Cinema e paesaggi Sonori”.
 

Italiano, filosofia, Storia e Storia dell'arte

Se Goethe definiva la felicità come il "difficile equilibrio tra l'estasi del nuovo e la sicurezza dell'abitudine" allora aforisma non fu più corretto per definirmi. Cagliaritano ma spesso per necessità in fuga dalle mie radici, desideroso di continui stimoli creativi, mi annoio nella routine e cerco costantemente il dialogo franco, paritario con le persone e specialmente con gli alunni/e all'insegna del Gegenseitigkeit und Umfassung (complementarità e contenere) in modo tale da creare tra insegnante e discente un dialogo intenso da cui emerge un sentimento di profonda fiducia e l’impegno di essere e di continuare ad essere l’uno per l’altro. Ho sempre considerato che l’apprendere non è semplice sudditanza nei confronti dell'insegnante e assimilazione passiva di contenuti preconfezionati ma una sfida e un’avventura che implica un atto di fiducia reciproca che consiste nel coraggio di imparare a conoscersi. Da quando ho iniziato ad insegnare ho sempre sostenuto che compito basilare del docente fosse quello di creare un setting di assimilazione in cui la scelta e l'impiego delle strategie didattiche più idonee al raggiungimento dei vari obiettivi scolastici avvenga nell’ambito di una relazione di aiuto e incoraggiamento e solo talvolta di un approccio autoritario. Proprio in base a questo fine ritengo di avere i tre tipi essenziali di competenze didattiche necessarie per insegnare: capacità di ascolto attivo; capacità di comprensione delle dinamiche di gruppo; capacità di introspezione e di autotrasformazione intesa come apertura e disponibilità a mettere in discussione se stessi...oltre che una buona dose di pazienza!